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A partire dalla legge n° 4.137, del 10.9.1962, il Brasile ha adottato, secondo il modello nord-americano, una legislazione antitrust, ma non è errato sostenere che, per quasi trent'anni, questa materia legale è rimasta praticamente inattiva, a causa della passività del governo stesso e degli organismi preposti al controllo dell'applicazione dell'insieme di norme e restrizioni istituite.

A partire dal 1990, con la redazione delle leggi n° 8002/1990 e n°8158/1991, i problemi connessi alla repressione delle infrazioni contro l'ordine economico, così come la tutela della libera concorrenza e dei consumatori, divennero all'ordine del giorno, portando il 11.06.1994 alla Legge n° 8.884, a partire dalla quale si può dire che i meccanismi antitrust diventarono realmente operativi nel Paese.


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Cade), organo istituito dal 1962, si trasformò in un'autarchia federale, vincolata al Ministero della Giustizia, e passò a funzionare realmente e a esercitare i poteri di controllo amministrativo che gli competono conformemente alla legge n° 8.884.


Più di recente la legge n° 12.529, del 30.11.2011, conosciuta come nuova legge antitrust, ha istituito un Sistema Garante della Concorrenza e di Mercato (SBDC), che dispone in materia di prevenzione e repressione delle infrazioni contro l'ordine economico, la libera concorrenza, la funzione sociale della proprietà, la difesa dei consumatori e la repressione dell'abuso di potere economico, revocando molti dei meccanismi stabiliti dalla Legge n° 8.884. Il SBDC è formato dalla Cade e dalla Segreteria del Ministero dell'Economia e delle Finanze. L'attività della Cade, esercitata in nome della collettività come titolare dei beni giuridici da proteggere, può essere estesa agli atti praticati all'estero che producano effetti in Brasile, considerando domiciliata in Brasile la società straniera che abbia nel Paese una filiale, un'agenzia, una succursale, un ufficio, un dipartimento, un agente o un rappresentante. In questo senso la società straniera sarà notificata e intimata a inviare tutti gli atti procedurali, indipendentemente dalla necessità o dalla disposizione contrattuale o di statuto, tramite il proprio agente, rappresentante o responsabile della filiale, agenzia, succursale, dipartimento o ufficio presente in Brasile.

Prima di definire le infrazioni all'ordine economico vigente, la Legge n° 12.529 chiarisce l'applicazione delle norme a tutte le persone giuridiche e fisiche, di diritto pubblico o privato, così come le associazioni di entità o persone, costituite di fatto o di diritto, oltre che temporaneamente, con o senza personalità giuridica, nell'esercizio dell'attività in regime di monopolio legale, prevedendo, anche, la responsabilità individuale dei rispettivi dirigenti e amministratori, solidali tra loro e con l'impresa. Inoltre, l'articolo 34 della stessa legge difende la possibilità, in certi casi, di applicazione della teoria di non considerazione della persona giuridica.
Tra gli atti contrari all'ordine economico e, per questo motivo, vietati, troviamo, per esempio, la limitazione, la falsificazione o il danno alla libera concorrenza, il dominio del mercato relativo a beni o servizi; l'aumento arbitrario della profittabilità; e l'esercizio abusivo di posizione dominante. Per questa ragione, sono contrari al sistema legale vigente, tra gli altri atti, gli accordi di prezzo tra concorrenti; la suddivisione del mercato; l'imposizione di limiti alla creazione o all'accesso di nuovi concorrenti sul mercato; le vendite a prezzo inferiore a quello di costo; il trattenimento di beni; l'imposizione di prezzi eccessivi. Ci sono almeno 19tipologie di infrazioni da considerare con più attenzione, considerando che le multe previste possono essere, in relazione alla gravità, alla recidiva, alla situazione economica del perseguito, etc., comminate fino al 20% del valore del fatturato lordo dell'ultimo esercizio societario, oltre alla multa dall'1% al 20% del rispettivo montante, richiedibile all'amministratore (come persona fisica). Tutte queste multe possono essere riscosse doppiamente, in caso di recidiva e, in aggiunta, possono essere imposte certe proibizioni a operare, contrattare o interagire con organismi pubblici.

La mancata comparizione del rappresentato o di terzi, se intimati a presentarsi per chiarimenti verbali nel corso del procedimento, di accertamenti preliminari o di processi amministrativi, prevede per l'insolvente una multa da R$ 500,00 (cinquecento reais) a R$ 15.000,00 (quindicimila reais), per ogni mancanza, applicata in conformità alla propria situazione economica. Oltre a ciò, l'indagato sarà soggetto al pagamento di una multa da R$ 20.000,00 (ventimila reais) a R$ 400.000,00 (quattrocentomila reais), secondo la propria situazione economica, se impedisce, ostacola o in qualsiasi modo complica la realizzazione dell'ispezione in ambito di verifica preliminare, procedimento o processo amministrativo.

L'articolo 86 della Legge n° 12.529 prevede la possibilità di attuazione dell'accordo di tolleranza, per il quale le persone fisiche o giuridiche che siano colpevoli dell'infrazione all'ordine economico possano vedere estinta la pena comminata da parte della pubblica amministrazione o la riduzione da uno a due terzi della multa applicabile, dal momento che collaborino effettivamente all'investigazione e al processo amministrativo. Bisogna osservare che le iniziative del Cade possono traggono origine dalla richiesta da parte di qualsiasi interessato. Le decisioni del Cade sono, a livello amministrativo, inappellabili, il che significa che la parte coinvolta in tali decisioni, avrà a disposizione solo il procedimento giuridico per appellarsi.

La Legge n° 12.529 prevede l'obbligo delle parti a sottomettere all'autorizzazione del Cade le pratiche che possano pregiudicare la libera concorrenza o mettano in posizione dominante un prodotto sul mercato, sempre prima della messa in pratica di tali atti, affinché possano essere esaminati dal Cade, al massimo 240 giorni contati dal giorno di protocollazione della petizione o della rispettiva ammenda, limite prorogabile fino a 90 giorni, con decisione depositata in Tribunale o fino a 60 giorni, in ragione della richiesta delle parti coinvolte nell'operazione.

Tale regola di esame preliminare in seguito alla transazione sono in vigore dal 29 maggio 2012, e sono applicabili a tutti gli atti di concentrazione economica, come fusioni, accorpamenti, joint ventures, contratti associativi e consorzi, eccetto quando destinati a gara d'appalto a evidenza pubblica e a celebrazione di contratti decorrenti da tali gare, acquisizioni, dirette o indirette, di controllo o di parte di una o più società, tramite acquisto o permuta di azioni, quote, titoli o valori mobiliari convertibili in azioni (incluso la partecipazione di minoranza, eccetto in casi specificamente regolamentati) o utili, tangibili o intangibili, per via contrattuale o qualsiasi altro mezzo o forma dalla quale, cumulativamente, almeno uno dei gruppi coinvolti abbia registrato un fatturato lordo, nell'anno anteriore all'operazione, uguale o superiore a R$400.000.000,00 (quattrocento milioni di reais) e almeno un altro gruppo coinvolto, abbia registrato un fatturato lordo di R$30.000.000,00 (trenta milioni di reais). Durante l'esame del Cade, le operazioni sottoposte a controllo saranno sospese, dovendo essere mantenute le condizioni di concorrenza nei mercati rilevanti, essendone vietata la modifica fino alla decisione del Cade, pena una multa tra i R$ 60.000,00 (sessantamila reais) e i R$ 60.000.000,00 (sessanta milioni di reais) nonché l'apertura del processo amministrativo per infrazione all'ordine economico.

Sono proibiti gli atti di concentrazione che implicano l'eliminazione della concorrenza in parte sostanziale del mercato rilevante, che possano creare o rinforzare una posizione dominante o che possano risultare dominanti sul mercato di beni e servizi, salvo per i seguenti obiettivi, che possono essere autorizzati, dal momento che siano riscontrati limiti strettamente necessari per attingervi, cumulativamente o alternativamente, passando ai consumatori parte rilevante dei vantaggi derivanti): (a) aumentare la produttività o la competitività; (b) migliorare la qualità dei beni o servizi; o (c) favorire l'efficienza e lo sviluppo tecnologico o economico.