A) IR: è l’imposta sul reddito delle persone fisiche o giuridiche: per le persone fisiche residenti: incide sul reddito e sull’aumento del patrimonio, ottenuto da persone fisiche da fonti di provenienza nazionale o straniera, con applicazione di un’aliquota che varia dal 15% al 27,5%, a seconda dell’importo del reddito;
per le persone giuridiche: incide sui profitti ed il reddito del capitale percepito dalla società, derivante da operazioni compiute all’estero o in Brasile, ed è normalmente calcolata sul reddito netto (“lucro real”), accertato con bilancio annuale o trimestrale ed effettuate le dovute deduzioni consentite dalla legge. Le persone giuridiche possono scegliere, come base di calcolo per l’imposta, il profitto reale (lucro real), stimato (“presumido”) o “arbitrado” (stimato dall’Autorità tributaria in determinate circostanze): quelle persone giuridiche che hanno come base di calcolo il profitto reale (“lucro real”) possono optare per il pagamento mensile, per stimativa, dell’imposta, osservate determinate condizioni.
L’attuale aliquota sul reddito delle persone giuridiche è pari al 15% del reddito netto, indipendentemente dal tipo di attività svolta (è altresì prevista un’aliquota aggiuntiva del 10% da applicarsi sulla porzione del profitto reale (“lucro real”) che ecceda la somma di R$ 20.000,00 (venti mila reais) al mese.
Si noti che l’IR incide anche sulla fonte di redditi pagati, accreditati, rimessi o consegnati a residenti o domiciliati all’estero, con aliquota del 15% o del 25% in base alla natura del reddito (IRF).
B) IPI: è l’imposta sui prodotti industrializzati stranieri e nazionali. I fatti generatori del tributo sono: lo sdoganamento (“desembaraço aduaneiro”) del prodotto importato; l’uscita del prodotto industrializzato dallo stabilimento dell’importatore, dell’industriale, del commerciante o dell’aggiudicatario, e l’aggiudicazione del prodotto sequestrato o abbandonato quando viene portato in asta pubblica. Non incide nelle operazioni di esportazione. Inoltre, non è cumulativo, ammettendo la compensazione con i crediti relativi all’imposta incidente sull’acquisto della materia-prima, di prodotti intermediari e di materiali per gli imballaggi. Tuttavia, non è ammesso il credito relativo a beni destinati all’attivo permanente.
C) IOF: è l’imposta sulle operazioni finanziarie. Incide sulle operazioni di credito, cambio e assicurazioni, e sulle operazioni relative a titoli o valori mobiliari. L’aliquota è variabile.
C1) Operazioni di Cambio Estero (“IOF/Cambio”): qualunque operazione di cambio estero fatta in Brasile è soggetta al IOF/Cambio. L’aliquota del IOF/Cambio è dello 0% per la maggior parte delle operazioni, però questa potrà essere maggiorata in qualsiasi momento, dal Ministero delle Finanze, fino ad un massimo del 25%.
C2) Operazioni di Prestito (“IOF/Credito”): come regola generale, le operazioni di prestito realizzate tra le persone giuridiche o tra le persone giuridiche e le persone fisiche sono soggette all’IOF/Credito. Sulla maggior parte delle operazioni è applicata un’aliquota dello 0,0041% al giorno, potendo essere maggiorata fino all’1,5% al giorno, in base ad una decisione del Ministero delle Finanze. Per quanto riguarda i prestiti stranieri, è prevista un’esenzione specifica dell’IOF/Credito per tali operazioni.
C3) Operazioni di Titoli Mobiliari (“IOF/Títulos”): può essere imposta su qualsiasi operazione che riguarda buoni o titoli mobiliari. La maggior parte delle operazioni sono soggette all’IOF/Títulos ad un’aliquota dello 0%, però questa potrà essere aumentata in qualsiasi momento fino ad un massimo dell’1,5% al giorno, mediante una decisione del Ministero delle Finanze.
D) ITR: è l’imposta territoriale rurale. Il suo fatto generatore è l’aver il dominio utile o il possesso dell’immobile localizzato al di fuori del perimetro urbano del municipio. I contribuenti dell’imposta possono essere il proprietario (persona fisica o giuridica), il titolare del suo dominio utile o il suo possessore a qualsiasi titolo. L’aliquota varia a seconda dell’area totale della proprietà e del suo grado di utilizzazione. La base di calcolo è il valore della terra senza nessun tipo di miglioramenti (comprese le piantagioni), vale a dire, è il valore della nuda proprietà.
E) II: è l’imposta sull’importazione. È applicata sull’importazione di beni ed è versata in dogana. Il fatto generatore occorre con l’entrata di prodotti stranieri in territorio nazionale. La base di calcolo dipende dell’aliquota che, a sua volta, viene stipulata da decreto presidenziale. Considerando che è stato creato con la finalità di evitare la concorrenza sleale con i prodotti nazionali, per l’imponibilità si tiene conto sia del tipo di prodotto, sia del paese d’origine. Non è recuperabile ed è quindi considerata come un costo d’importazione effettivo che non genera crediti fiscali.
F) IE: è l’imposta sull’esportazione ed il suo fatto generatore è l’uscita dei prodotti nazionali o nazionalizzati dal territorio brasiliano per l’estero. Viene pagato dall’esportatore o dal soggetto a lui equiparato per forza di legge. L’aliquota dipenderà dalla legge che avrà istituito il tributo, e dal prodotto oggetto dell’imposizione fiscale.
G) I CONTRIBUTI SOCIALI: sono istituiti per il finanziamento dell’assicurazione sociale (“seguridade social”, intesa come il complesso integrato di azioni di iniziativa dei poteri pubblici e della società, destinate ad assicurare i diritti relativi alla salute, alla previdenza e all’assistenza sociale):
G1) CSL: è la contribuzione sociale che incide sugli utili (‘lucros”) delle persone giuridiche. Sono applicate le stesse norme dell’IRPJ (l’imposta sul reddito delle persone giuridiche) per l’accertamento e per il pagamento, dato che anche qui prevale la scelta, fatta per l’IRPJ, del profitto reale (lucro real), profitto stimato (“presumido”) o profitto “arbitrado”, in quanto
base di calcolo per il tributo. Per alcune società soggette al sistema d’utili reali, l’IRPJ e la CSLL sono calcolati su base annuale oppure trimestrale, mentre, su base annuale sono esigiti pagamenti anticipati mensili del IRPJ e CSL.
G2) PIS: è il contributo per il programma di integrazione sociale. Viene versato mensilmente dalla società e incide sui redditi imponibili riportati sui libri contabili indifferentemente dai trattamento contabile utilizzato, e non sugli utili netti accumulati nel periodo imponibile (base mensile).
G3) COFINS: è il contributo per il finanziamento dell’assicurazione sociale. Viene versato mensilmente e incide sulla totalità dei redditi societari, a prescindere dell’attività societaria o della classifica contabile adottata per le sue ricette.
G4) CPMF: è un imposta federale applicata sui fondi di conti correnti bancari in Brasile. L’aliquota del CPMF è di 0% per alcune operazioni realizzate da istituzioni finanziarie.
G5) INSS: È un contributo di assicurazione sociale applicato sui redditi e sulla remunerazione, che viene versato, rispettivamente, dai datori di lavoro e dai lavoratori. Per i dipendenti, amministratori e lavoratori indipendenti è calcolato in base alla remunerazione lorda, inclusi alcuni benefici. Per il datore del lavoro, l’INSS è applicato in base alla remunerazione lorda
versata ai dipendenti, agli amministratori e ai lavoratori indipendenti. L’aliquota applicata dipende dalle attività dell’impresa.
TRIBUTI DI COMPETENZA DEGLI STATI E DEL “DISTRITO FEDERAL”:
A) ITCD: è l’imposta sul trasferimento di beni causa mortis e sulle donazioni di qualsiasi bene o diritto;
B) ICMS (è simile al VAT adottato nei Paesi europei, ed all’IVA italiana: Imposta sul Valore Aggiunto): incide sulla circolazione delle merci (comprendendo tutta la fase di industrializzazione e commercializzazione, compresa l’importazione) e sulla prestazione di servizi di trasporto interstatale e intermunicipale e di comunicazione. Non è cumulativa, permettendo che l’ammontare del tributo dovuto sia compensato con i crediti relativi all’imposta incidente sull’acquisto di materie-prime, prodotti intermediari e materiali di imballaggi. Inoltre, è ammesso, pur con restrizioni, il credito relativo a beni destinati all’attivo permanente. È calcolata, come regola generale, in base al valore della transazione o del prezzo dei servizi resi.
Le aliquote dell’ICMS potranno variare a seconda dei beni o servizi trattati, e dei regolamenti specifici di ogni Stato. Non incide sulle esportazioni;
C) IPVA: è l’imposta sulla proprietà di veicoli a motore (“veículos automotores”). Il fatto generatore di questo tributo è la proprietà di qualsiasi veicolo a motore terrestre, nonché di aeronavi o di imbarcazioni.
TRIBUTI DI COMPETENZA DEI MUNICIPI:
A) IPTU: è l’imposta sulla proprietà prediale e territoriale urbana. Incide sulla proprietà di immobile localizzato in zona urbana o estensione urbana (per le proprietà in zona rurale, come si è detto, l’imposta incidente è l’ITR). La base di calcolo del tributo è il valore venale dell’immobile, inteso, in questo caso, come il suo valore in caso di espropriazione forzata (quindi, differente dal valore di mercato). L’aliquota è stabilita dal legislatore municipale ed è variabile da un municipio all’altro;
B) ITBI: è l’imposta sul trasferimento inter vivos, per atto oneroso, di beni immobili. L’ aliquota varia a seconda del municipio e la sua base di calcolo è il valore venale dei beni o dei diritti trasmessi (per valore venale si intende il valore di vendita, ovverosia, il valore di mercato). Nello Stato di San Paolo, l’aliquota predisposta è progressiva: varia dal 2% al 6%;
C) ISS: è l’imposta sui servizi di ogni natura, a eccezione dei servizi che riguardano la circolazione delle merce, già ricompresi nell’ambito di incidenza dell’ICMS. Il fatto generatore del tributo è la prestazione di servizi da parte di un’azienda o di un professionista autonomo.
L’aliquota varia a seconda del municipio e può oscillare da un minimo di 2% ad un massimo di 5%, avendo come base di calcolo il prezzo del servizio prestato.