Sì, ad esempio i contratti con controparti brasiliane che abbiano ad oggetto il trasferimento o fornitura di tecnologie, assistenza tecnica e scientifica, franchising, o diritti di proprietà industriale (marchi e brevetti) registrati in Brasile.
Questi tipi di contratto devono essere registrati presso l’INPI perché possano generare effetti tra le parti, per essere vincolanti nei confronti di terzi, per ragioni di deduzione fiscale, per la rimessa di pagamenti all’estero, ecc.
I documenti attestanti il trasferimento di tecnologie (come per esempio i documenti attestanti le spese operative) devono essere sottoposti all’approvazione dell’INPI affinché si possa procedere alla deduzione fiscale dei pagamenti ricollegati al trasferimento.
I menzionati contratti devono rispettare, inoltre, specifiche previsioni di legge in ordine al contenuto, ciò anche ai fini fiscali.
La procedura di registrazione prevede la compilazione di uno specifico modulo dell’INPI, corredato dall’originale del contratto (tradotto se redatto in lingua straniera), dalla documentazione tecnica e da quant’altro sia ritenuto utile dalle parti.
L’INPI può richiedere un’integrazione della documentazione; decide, in ogni caso, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
Disposizioni analoghe valgono per i contratti di franchising.