Le ragioni della ricerca sono da ricercarsi all'interno del Polo tessile Pernambuco con il quale sotto pressione del mercato cinese come è stato fatto in Italia si è cercato di salire di livello da una faccia medio bassa a una fascia medioalta.
Questo poteva avvenire attraverso l'utilizzo di materiali made in Italy e quindi fregiarsi della qualità italiana come materiale per poterlo offrire ai designer brasiliani ed implementarli nelle loro collezioni.
Altro fattore molto interessante sarebbe stato quello della destagionalizzazione dei prodotti italiani in ambito moda che arrivano in Brasile ovvero un anno dopo le sfilate in Europa, allo stesso modo l'acquistare prodotti direttamente dai fornitori degli stilisti italiani utilizzando gli stessi materiali ma personalizzando i colori per il mercato brasiliano si sarebbero raggiunta una duplice innovazione: nuovi materiali da usare per gli stilisti brasiliani con un anticipo di un anno a quello che viene offerto in Brasile attualmente.
Sono stati raccolti diversi centinaia di sample con delle diverse aziende e inviati per essere analizzati in relazione alla qualità, volumi, e prezzo.
Alla fine del lavoro tutti entusiasti per la qualità ma il prezzo risultava veramente alto, un esempio estremo era la seta colorata a circa € 25 iil metro. Adesso dobbiamo pensare che un vestito utilizza circa 2 m e mezzo ai quali si devono aggiungere i costi di importazione e trasporto. Questo crea una situazione in cui per fare un vestito solo di materia prima ci aggiriamo intorno ai 100 euro circa 300 Reais che al momento ha complicato la situazione rendendo il progetto solo per la fascia altissima moda brasiliana.