Privatizzazioni e Gare: il Ministero dell’Economia brasiliano intende privatizzare circa 300 società pubbliche, per un totale di 150 miliardi di R$ (27 MLD di euro). Il Governo intende, inoltre, proseguire un programma di dismissione degli immobili demaniali federali, il cui patrimonio è stimato in circa 1.200 miliardi di Reais (220 miliardi di Euro).
Sono previsti 58 progetti dell’asta A-6 del 2019 relativi alla generazione di energia elettrica da fonti idroelettriche, eoliche, solari e termoelettriche, con avvio della fornitura il 1 gennaio 2025.
Almeno 30 miliardi di reais in 70 nuovi progetti, di cui 4 miliardi già nel 2020 ed il restante nei prossimi 2 anni: miglioramento/ampliamento di porti, aeroporti, ferrovie ed autostrade.
Agroalimentare: le vendite al dettaglio nel segmento degli alimenti e delle bevande in Brasile sono state di circa 350 mld di Reais nel 2019 (USD 87,5 mld), con una crescita annua prospettata nei prossimi 5 anni del 5,4%. Le importazioni nello stesso periodo sono state pari a USD 8,2 mld, rappresentando il 9,4% del mercato.
Le principali categorie di prodotti importati sono i cereali (26,2%), gli ortaggi e le preparazioni (13%), i grassi o oli animali e/o vegetali (11,2%), il malto e le farine di frumento (9%) e la frutta (7,5%) che, complessivamente, rispondono per il 66,9% delle importazioni brasiliane di alimenti e bevande. Altre categorie che registrano quote mediamente im-portanti sull’import totale sono i vini (4,5%), categoria in cui i cileni sono i principali fornitori, con una quota del 39,4% del totale importato, le paste alimentari (2,7%), aventi come principali fornitori Argentina (26,8%), Italia (18,6%) e Germania (11,8%), formaggi e latticini (1,44%), i cui principali fornitori sono Argentina (60,6%), Uruguay (20,6%), Francia (5,8%), Olanda (5,47%) e Italia (3,5%).
Macchine e Attrezzature: Il settore Machines Italia ha registrato un incremento del 13,6% nel 2019, passando da USD 15,6 mld a USD 17,8 mld, facendo del Brasile un mercato di destinazione per l’export italiano da non trascurare. Con una quota del 6,1%, l’Italia è il 4º principale partner del Brasile in questo segmento, dopo Cina (19,3%), Stati Uni- ti (18,2%) e Germania (12,5%).
Farmaci e attrezzature ospedaliere: in crescita l’export italiano di medicinali e preparati farmaceutici. Per fronteggiarel’evolversi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Governo Brasiliano ha disposto fino al 30.09.20
l’azzeramento del dazio per 252 categorie di prodotti sterilizzanti, disinfettanti e di uso medico chirurgo/ospedaliero.
Altre industrie manifatturiere:la domanda di abbigliamento e arredamento è in gran parte soddisfatta dalla produzionelocale, se si escludono prodotti di lusso per i quali il Made in Italy è molto forte. Si prevede un aumento delle vendit nei prossimi anni.
Macchine e attrezzature agricole: l’export italiano è passato da 602,9 milioni di dollari nel 2018 a 677,9 nel 2019, con un incremento del +13,5%. L’Italia ha una quota del 3,6%, ed è il sesto partner del Brasile in questo segmento. Le opportunità sono date soprattutto dalle tecnologie emergenti e da soluzioni dirompenti: connessioni multiple, agrotech, automazione e intelligenza artificiale.
Petrolio ed energia: 58 progetti per la generazione di energia elettrica da fonti idroelettriche, eoliche, solari e termoelettriche. Urgente necessità di investimenti infrastrutturali per nuovi progetti gas.
La presenza italiana in Brasile conta 972 imprese (filiali e stabilimenti produttivi) e annovera investimenti da parte di FCA, Pirelli, TIM, ENEL, Leonardo, ecc.