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8.1 Aspetti generali
La Costituzione Federale vigente, promulgata il 5.10.1988 (CF/88), ha attribuito all'Unione Federale, agli Stati e ai Municipi, competenza per la riscossione dei tributi.


I tributi fiscali si suddividono in imposte, tasse, contributi versati alla pubblica amministrazione o allo Stato, altri contributi, oltre ai finanziamenti obbligatori. Le imposte possono essere istituite dalle tre sfere del Governo, secondo la propria competenza specifica attribuita dalla CF/88.
Le tasse, di competenza comune degli enti politici, sono riscosse in ragione dell'esercizio del potere di controllo o dell'utilizzazione, effettiva o potenziale, dei servizi pubblici divisibili o indivisibili, prestati o messi a disposizione del contribuente.
La riscossione dei contributi da versare alla pubblica amministrazione o alloStato,comunque poco utilizzata, trae origine dal vantaggio economico del quale beneficia il patrimonio immobiliare del contribuente a seguito della realizzazione di particolari opere pubbliche.
È di esclusiva competenza dell'Unione Federale la riscossione dei seguenti contributi: (i) sociali, (ii) di intervento in ambito economico, (iii) di interesse di categorie professionali o economiche e (iv) per il finanziamento della sicurezza sociale.
Solo l'Unione Federale può istituire finanziamenti obbligatori in caso di investimento pubblico urgente e di interesse nazionale rilevante, o per ottemperare a necessità straordinarie, derivanti da calamità naturali o guerra estera.
Nella definizione e riscossione dei tributi, eccetto le disposizioni contrarie definite nella CF/88, devono essere osservate determinate limitazioni costituzionali, tra le quali si fanno notare:
a) principio di legalità (i tributi possono essere soltanto istituiti o aumentati da legge votata dal Congresso Nazionale); b) principio di isonomia (i contribuenti che si trovano in situazioni economiche equivalenti devono ricevere uguale trattamento tributario); c) principio di non retroattività (non si possono riscuotere tributi in relazione a fatti accaduti prima dell'entrata in vigore della legge che abbia istituito o maggiorato tali tributi); d) principio di anteriorità (non si possono riscuotere tributi durante lo stesso esercizio fiscale nel quale è stata pubblicata la legge che li istituisce o maggiora, nemmeno prima che siano decorsi novanta giorni dalla data di pubblicazione della stessa. I contributi possono essere reclamati nello stesso esercizio fiscale, ma devono rispettare il limite dei novanta giorni); e) principio di non confisca (il tributo non può essere di carattere confiscatorio).

8.2 Tributi Federali
I residenti in Brasile sono soggetti ai tributi su basi universali, ossia, tutti i redditi percepiti devono essere dichiarati all'agenzia delle entrate, indipendentemente dal fatto che la fonte di tali redditi sia interna al paese o all'estero.
8.2.1 Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPF) (Corrisponde all'IRPEF italiana)
I redditi percepiti da persone fisiche derivanti da persone giuridiche con sede legale nel Paese, generalmente, sono soggetti all'imposta sul reddito con aliquota progressiva, che varia dallo 0% fino al 27,5%, in base all'ammontare del reddito percepito mensilmente.
A sua volta, i redditi derivanti da persone giuridiche straniere (e persone fisiche residenti o non residenti) sono soggetti all'imposta sul reddito sotto forma del cosiddetto carnê-leão, la cui imposta è pagata e calcolata mensilmente dal contribuente stesso, applicando la tabella progressiva dell'imposta sul reddito con le stesse aliquote sopra esposte.
In generale, i redditi percepiti da persone fisiche residenti nel Paese sono soggetti all'incidenza dell'imposta sul reddito con aliquota del 15%, indipendentemente dal fatto che tali beni o diritti siano localizzati in Brasile o all'estero. I redditi percepiti da persone fisiche non residenti sono sottoposti ai contributi solo se tali guadagni derivano dal trasferimento o dalla cessione di diritti o capitali localizzati in Brasile.
Nel caso in cui un non-residente diventa residente, i redditi derivanti da beni e diritti acquisiti durante il periodo di non-residente saranno sottoposti ai contributi in Brasile solo se tali beni e diritti siano situati nel Paese, ossia, i redditi percepiti da attuali residenti per vendita di beni o diritti localizzati all'estero, che siano stati acquisiti quando i soggetti non erano ancora residenti, saranno esentati dai contributi.
8,2,2 Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche (IRPJ) (Corrisponde all'IRES italiana)
Le persone giuridiche residenti in Brasile possono scegliere tra tre differenti metodi per la base di calcolo dell'Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche (IRPJ) e del Contributo Sociale sulla Rendita Patrimoniale (CSL): reddito reale, reddito stimato e reddito presunto.
La scelta del reddito reale o del reddito stimato è facoltativa, comunque, il metodo del reddito reale è obbligatorio per le persone giuridiche che rientrino nelle seguenti situazioni: (i) Il totale delle entrate percepite nell'anno precedente sia superiore ai R$ 48.000.000,00; (ii) i redditi o guadagni siano stati percepiti all'estero attraverso filiali straniere o uffici di rappresentanza (redditi derivanti dall'esportazione di beni o servizi non sono considerati come ottenuti all'estero); (iii) siano istituzioni finanziarie o similari; (iv) realizzino attività di factoring; o (v) abbiano diritto a benefici fiscali ed esenzioni specifiche.
Per i redditi reali, l'imposta è calcolata su base annuale o trimestrale sul reddito ante imposte, debitamente definito secondo le disposizioni della legislazione tributaria applicabile. Qualsiasi svantaggio fiscale occorso nel periodo può essere compensato con redditi imponibili in periodi successivi, fino al limite del 30% del reddito imponibile di ciascun periodo.
Nell'ipotesi che l'impresa scelga il pagamento su base annuale, il reddito sarà calcolato sulla base delle dichiarazioni fiscali portate al 31 dicembre, in riferimento all'intero anno da calendario, mentre l'imposta dovrà essere pagata mensilmente. Il pre-pagamento mensile può essere ridotto o sospeso, nel caso in cui il contribuente abbia prove contabili che il valore dell'imposta pagata nel periodo di esercizio fosse eccedente all'imposta dovuta sulla base del reddito reale.
La persona giuridica che scelga il reddito reale è soggetta all'Imposta sul reddito con aliquota del 15% aumentata di un addizionale del 10% se il reddito supera i R$ 20.000,00 al mese.
Le persone giuridiche non tenute a dichiarare il reddito reale possono adottare il metodo del reddito stimato. Con questo metodo di rilevamento, l'imposta è calcolata su base trimestrale, con un margine di reddito calcolato mediante l'applicazione di una percentuale fissa sull'utile lordo apportato dalla persona giuridica, senza nessuna approssimazione né detrazione. La percentuale stimata può variare in base alle attività del contribuente, da 8% (attività commerciali e industriali) a 32% (servizi).
Il metodo del calcolo del reddito presunto è applicato solamente in casi eccezionali, quando, per esempio, l'autorità tributaria riscontri segnali di frode o, per altra ragione (come incendio o furto di libri o documenti contabili), il contribuente non possa fornire la dichiarazione all'autorità competente. Nel reddito presunto, si tiene conto di tutte le operazioni di vendita, delle operazioni finanziarie e delle altre fonti che possano fornire reddito.
8,2,3 Sistema Tributario Semplificato (SIMPLES)
Nel Sistema Tributario Semplificato, conosciuto come SIMPLES, il regime tributario è determinato tramite l'applicazione di un'aliquota unica sul valore dell'utile lordo della società. L'aliquota varia in base all'ammontare dell'utile lordo, ma tiene anche in considerazione la natura dell'attività della società.
Grazie alla sua semplicità, il SIMPLES è visto come un "incentivo fiscale". Di conseguenza, le persone giuridiche devono rispettare rigorosi requisiti per adottare questo regime. I principali requisiti sono: (i) utile lordo annuale inferiore a R$2.400.000,00; (ii) la persona giuridica non può essere costituita come società per azioni, mentre le società a rischio limitato sono ammesse; (iii) solo le persone fisiche possono detenere delle quote (non sono permesse partecipazioni di capitale da parte di altre persone giuridiche); (iv) nessuno dei detentori di quote può essere domiciliato all'estero; (v) nessuno dei soci può essere socio di altre società che abbiano beneficiato del SIMPLES, se la somma degli utili lordi delle società sia superiore a R$ 2.400.000,00; (vi) non può esercitare attività connesse al trasporto di persone inter-statali o inter-municipali e nemmeno per la prestazione di servizi intellettuali, artistici o scientifici etc.
8.2.4 Imposta sui Prodotti Industrializzati (IPI)
L'imposta sui prodotti industrializzati (IPI) incide sull'esportazione di prodotti industrializzati, così come sull'importazione. Non è cumulativa, permettendo al valore dell'imposta dovuta di essere compensato con i crediti relativi all'imposta riscossa nell'acquisto di materie prime, prodotti intermedi e materiale di imballaggio. Nonostante questo, non è ammesso il credito relativo a beni destinati alla liquidità permanente. Le aliquote, che incidono sul valore dell'operazione dalla quale deriva l'esportazione della merce, varia in accordo con la natura del prodotto (in media 10%). Questa imposta non incide sulle operazioni di esportazione.
8.2.5 Dazi all'Importazione (II)
I dazi all'importazione (II) incidono sull'importazione di prodotti dall'estero verso il territorio brasiliano. La II prevede un'aliquota che varia secondo la natura del prodotto importato e la classificazione che gli viene assegnata nella Nomenclatura Comune del MERCOSUL (NCM). In generale, l'aliquota varia da 0% a 35%. I dazi non sono rimborsabili.
8.2.6 Imposta sulle Operazioni Finanziarie (IOF)
L'imposta sulle operazioni finanziarie (IOF) incide sulle operazioni di credito, cambio e assicurazione o sui titoli o sui valori mobiliari. Le aliquote della IOF variano da 0% a 25% e prevedono circostanze di esenzione, secondo gli obiettivi monetari, il cambio e le politiche fiscali.
8.2.7 Imposta Territoriale Rurale (ITR)
L'imposta territoriale rurale (ITR) incide annualmente sulle proprietà immobiliari rurali. La ITR prevede aliquota che può variare da 0,03% a 20%, secondo la regione e la produttività della proprietà.
8.2.8 Imposta sui Grandi Patrimoni (IGF)
L'imposta sui grandi patrimoni (IGF) non è ancora stata definita. C'è molta incertezza sul mezzo giuridico e sui parametri da adottare per definire cosa siano i "grandi patrimoni".


8.3 Imposte Statali e del Distretto Federale
8.3.1 Imposta sulla Circolazione delle Merci e dei Servizi (ICMS)
L'imposta sulla circolazione delle merci e dei servizi (ICMS), la principale imposta statale, incide sulle operazioni relative alla circolazione di merci (ponendo oneri su tutto il processo di industrializzazione e commercializzazione, inclusa l'importazione) e sulla prestazione di servizi di trasporto inter-statali e inter-municipali e di comunicazione. È un'imposta non cumulativa, che permette al valore dell'imposta dovuta di essere compensato con i crediti relativi all'imposta riscossa per l'acquisto di materie prime, prodotti intermedi e materiale di imballaggio. Il credito relativo ai beni destinati alla liquidità permanente è ammesso con restrizioni. La ICMS non incide sulle operazioni di esportazione.
8.3.2 Imposta sul Passaggio Causa Mortis e Donazione di qualsiasi Bene o Diritto (ITCMD)
L'imposta sul passaggio causa mortis e donazione di qualsiasi bene o diritto (ITCMD) incide sul passaggio di proprietà reale, titolo, credito, azioni, quote, investimenti e altra liquidità di qualsiasi natura, così come sui diritti ad essi relativi, per mezzo di donazione o eredità. L'aliquota dell'ITCMD varia tra 0% e 8% del valore di mercato del bene o diritto.
8.3.3 Imposta sulla Proprietà di Autoveicoli (IPYA)
L'Imposta sulla Proprietà di Autoveicoli (IPVA) incide annualmente sulla proprietà di autoveicoli e motociclette.

8.4 Tributi Municipali
8.4.1 Imposta sui Servizi di Qualsiasi Natura (ISS)
L'Imposta sui Servizi di Qualsiasi Natura (ISS) incide sulla prestazione dei servizi di qualsiasi natura. I servizi soggetti alla ISS sono elencati nella Legge Complementare. Le aliquote della ISS variano dal 2% al 5%, secondo il domicilio del contribuente che presta il servizio e dal tipo di servizio che viene prestato. La ISS è, generalmente, riscossa dal municipio nel quale è domiciliato il contribuente che presta servizi, ma esistono casi per i quali viene riscossa dal municipio nel quale il servizio viene prestato.
8.4.2 Imposta sul Trasferimento di Proprietà di Beni Immobili (ITBI)
L'imposta sul Trasferimento di Proprietà di Beni immobili (ITBI) incide sul trasferimento di beni immobili e di diritti ad essi relativi. La base di calcolo è il valore maggiore tra il valore della transazione o sul valore di mercato accettato dal proprio municipio. I municipi possono validare e aggiornare il valore degli immobili in accordo con le ricerche di mercato.
Generalmente la ITBI non incide sul trasferimento di beni immobili risultanti dai contributi al capitale o riorganizzazioni societarie. Nonostante questo, il trasferimento di beni immobili e di diritti ad essi relativi per incorporazione o aumento di capitale di una persona giuridica è soggetto alla ITBI, nel caso l'attività preponderante della persona giuridica sia la compravendita o la locazione di immobili.
8.4.3 Imposta sulla Costruzione e Territoriale Urbana (IPTU)
L'Imposta sulla Costruzione e Territoriale Urbana (IPTU) incide annualmente sulle proprietà urbane. La base di calcolo è il valore di mercato del bene immobile. Se l'immobile non soddisfa i requisiti base stabiliti dal programma municipale di competenza, le autorità fiscali possono imporre un'aliquota maggiore.

8.5 Contributi
8.5.1 Contributo Sociale sui Redditi Patrimoniali (CSL)
Il Contributo Sociale sui Redditi Patrimoniali (CSL) incide sugli utili dichiarati dalle persone giuridiche ante-imposte calcolate sull'utile verificato nei termini della legislazione commerciale, regolato a norma di legge. L'aliquota della CSI- per le entità non finanziarie è del 9% (15% per le entità finanziarie). I contribuenti che scelgono il reddito stimato sono soggetti a una base di calcolo del 12% o del 32%.
8.5.2 Contributo per il Finanziamento sulla Sicurezza Sociale (COFINS) e Contributo per il Programma di Integrazione Sociale (PIS)
Il Contributo per il Programma di Integrazione Sociale (PIS) e il Contributo per il Finanziamento sulla Sicurezza Sociale (COFINS) sono contributi riscossi mensilmente sugli utili delle persone giuridiche. Esistono due regimi per il PIS e per la COFINS. Generalmente, le società che scelgono il metodo del reddito stimato sono soggette al regime cumulativo, mentre le società che scelgono il reddito reale sono soggette al regime non cumulativo del PIS e della COFINS.
Salvo rare eccezioni, nel regime cumulativo il PIS e la COFINS incidono con aliquota combinata del 3,65% sulle vendite e la prestazione di servizi e, nel regime non cumulativo, il PIS e la COFINS incidono con aliquota combinata del 9,25% sull'utile lordo.
La legislazione del regime non cumulativo del PIS e della COFINS è piuttosto dettagliata. È possibile elencare le occorrenze che possono essere usate come crediti verso il PIS e la COFINS: (i) beni acquisiti per rivendita; (ii) beni e servizi utilizzati nella prestazione di servizi o nella fabbricazione di beni e prodotti per la vendita, inclusi combustibili e lubrificanti; (iii) energia elettrica utilizzata per gli stabilimenti della persona giuridica; (iv) affitto di edifici, macchine ed equipaggiamenti pagati dalla persona giuridica (affitti pagati da persone fisiche che non generano crediti di PIS e di COFINS, per esempio); (v) macchine, equipaggiamenti e altri beni incamerati come capitale fisso da utilizzare nella prestazione di servizi, in beni di produzione e prodotti destinati alla vendita; (vi) edifici e migliorie di immobili di proprietà del contribuente o utilizzati da terzi nell'attività del contribuente; (vii) prodotti devoluti e utili, dal momento che l'entrata corrispondente alla vendita sia tributata nei mesi precedenti; (viii) immagazzinamento e trasporto pagato per le vendite, se queste spese sono state sostenute dal venditore.
Il PIS e la COFINS incidono anche sull'importazione di beni e servizi dall'estero con aliquota combinata del 9,25%. Il montante pagato è, normalmente, recuperabile come credito fiscale in entrata, in caso il contribuente scelga un regime cumulativo.
8.5.3 Contributi sulla Retribuzione
Generalmente, la retribuzione delle persone giuridiche è soggetta alle seguenti tassazioni: (i) Contributo all'Istituto di Sicurezza Nazionale (INSS) con aliquota del 20%, (ii) Contributo per il Servizio Sociale del Commercio (SESC) con aliquota dell'1,5%, (iii) Contributo per il Servizio Brasiliano di Appoggio alle Micro e Piccole Aziende (Sebrae) con aliquota dello 0,6%, (iv) Contributo per l'Istituto Nazionale di Colonizzazione d Riforma Agraria (INCRA) con aliquota dello 0,2%, (v) Contributo per il Servizio Nazionale di Apprendistato Industriale (SENAI) con aliquota dell'1%, (vi) Contributo per il Salario-Educazione (SE) con aliquota del 2,5% e (vii) Contributo per Incidenti sul Lavoro (RAT) con aliquote che variano da 1% a 3% (ossia, tributi che incidono sulla retribuzione sono dovuti con aliquota combinata da 26,8% a 28,6%).

8.6 Investitori Stranieri
Il contributo che incide sugli investimenti detenuti da stranieri in Brasile dipenderà dal regime adottato per la registrazione di questo investimento davanti al BACEN.
Esistono due regimi per realizzare la registrazione degli investimenti stranieri di persone giuridiche in Brasile: (i) secondo la legge n° 4.131/62, come Investimento Straniero Diretto per mezzo dell'Acquisto di partecipazioni societarie, o (ii) attraverso la Risoluzione BACEN n° 2.689/00.
Gli investitori stranieri, generalmente, vengono tassati in Brasile sulla base del reddito tramite trattenute. Di norma, gli investitori stranieri sono soggetti alle regole descritte a seguire.
8.6.1 Paradiso Fiscale
La Legge n° 11.727/08 ha introdotto una nuova concezione di paradiso fiscale nella legislazione brasiliana, riconoscendo la differenza tra le Giurisdizioni con Fiscalità Privilegiata e i Regimi Fiscali Agevolati.
Il 7 giugno del 2010, la Segreteria Federale ha redatto due liste separate: (i) la prima è la lista di paesi o giurisdizioni che non prevedono l'imposizione fiscale sui dividendi o che impongano un'aliquota massima inferiore al 20% o la cui legislazione non permetta l'accesso a informazioni relative alla composizione societaria, ai rispettivi titolari o all'identificazione del beneficiario effettivo dei dividendi (conosciuta come lista nera); e (ii) la seconda è la lista che elenca i regimi fiscali considerati privilegiati per la legislazione brasiliana (conosciuta come Lista Grigia). Secondo il regime fiscale brasiliano, i seguenti Paesi hanno una fiscalità privilegiata: Andorra; Anguilla; Antigua e Barbuda; Antille Olandesi; Aruba; Isole Ascensione; Comunità delle Bahamas;Bahrein; Barbados; Belize; Isole Bermuda; Brunei; Campione D'Italia; Isole del Canale (Alderney, Guernsey, Jersey e Sark); Isole Cayman; Cipro; Singapore; Isole Cook; Repubblica del Costa Rica; Gibuti; Dominica; Emirati Arabi Uniti; Gibilterra; Granada; Hong Kong; Kiribati; Labuan; Libano; Liberia; Liechtenstein; Macao; Isola di Madeira; Maldive; Isola di Man; Isole Marshall; Isole Mauritius; Monaco; Isole Montserrat; Nauru; Isola Niue; Isola Norfolk; Panama; Isola Pitcairn; Polinesia Francese; Isola Qeshm; Samoa Americana; Samoa Occidentale; Repubblica di San Marino; Isola di Sant'Elena; Santa Lucia; Isola di Saint Pierre e Miquelon; Saint Vincent e Grenadine; Seychelles; Isole Salomone; St. Kitts e Nevis; Swaziland; Svizzera (sospesa dall'ADE RFB n° 11/10); Sultanato dell'Oman; Tonga; Tristan de Cunha; Isole Turks e Caicos; Vanuatu; Isole Vergini Americane; e Isole Vergini Britanniche.
Secondo la legislazione brasiliana, i seguenti Paesi prevedono regimi fiscali agevolati: in riferimento alla legislazione dell'Uruguay, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in Società Finanziarie di Investimento (Safis) fino al 31 dicembre del 2010; in riferimento alla legislazione della Danimarca, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in holding company che non esercitano attività economica sostanziale; in riferimento alla legislazione del Regno dei Paesi Bassi, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in holding company che non esercitano attività economica sostanziale (sospesa dall'ADE RFB 10/10); in riferimento alla legislazione dell'Islanda, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in International Trading Company (ITC); in riferimento alla legislazione dell'Ungheria, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in offshore KFT; in riferimento alla legislazione degli Stati Uniti d'America il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in Limited Liability Company (LLC) statali, la cui partecipazione sia composta da non residenti, non soggetti all'imposta federale sull'utile; in riferimento alla legislazione della Spagna il regime applicabile alle persone giuridiche in forma di Entidad de Tenencia de Valores Extranjeros (E.T.V.Es.) (sospesa dal ADE RFB 22/10); in riferimento alla legislazione di Malta il regime applicabile con riferimento alla legislazione di Malta, il regime applicabile alle persone giuridiche costituite in International Trading Company (ITC) e di International
Holding Company (IHC).
8.6.2 Plusvalenza (Capital Gain)
Le plusvalenze (capital gain) da non residenti grazie a investimenti registrati alla Banca Centrale del Brasile sono sottoposti a una ritenuta alla fonte a titolo d'imposta sul reddito con aliquota del 15% o del 25%, se il beneficiario è residente o domiciliato in paesi o relativi dipartimenti con fiscalità privilegiata.
8.6.3 Dividendi
I redditi o dividendi calcolati basandosi sui risultati appurati dal mese di gennaio del 1996, pagati o accreditati dalle persone giuridiche tassate sulla base del reddito reale, presunto o intermediato, non sono sottoposti a una ritenuta alla fonte a titolo d'imposta sul reddito, e non integreranno nemmeno la base di calcolo dell'imposta sui dividendi del beneficiario, persona fisica o giuridica, domiciliato nel Paese o all'estero.
8.6.4 Interessi
Gli interessi pagati ai non-residenti sono sottoposti a una ritenuta alla fonte a titolo d'imposta sul reddito con aliquota del 15% o del 25% se il beneficiario sia residente o domiciliato nei paesi o relativi dipartimenti con fiscalità privilegiata.
8.6.5 Costo del Capitale Proprio (JCP)
Il pagamento del Costo del Capitale Proprio (JCP) è sottoposto all'imposta sulla rendita con aliquote del 15% o del 25% se il beneficiario è residente o domiciliato nei paesi o nei relativi dipartimenti dalla fiscalità privilegiata. Differentemente da quel che succede con i valori pagati a titolo di dividendi, i JCP pagati o accreditati sono deducibili in sede di rilevazione del reddito reale e della base di calcolo della CSL.
8.6.6 Trattati per evitare la Doppia Imposizione Fiscale
Il Brasile ha sottoscritto diversi trattati bilaterali per evitare la doppia imposizione fiscale sui redditi e sul capitale che, a priori, segue il modello della convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e Sviluppo (OECD) (con alcune rilevanti differenze).
In Brasile sono in vigore trattati per evitare la doppia imposizione fiscale sui redditi e sul capitale con i seguenti paesi: Argentina; Austria; Belgio; Canada; Cile; Cina; Repubblica Ceca; Danimarca; Ecuador; Finlandia; Francia; Ungheria; India; Israele; Italia; Giappone; Corea del Sud; Lussemburgo; Messico; Olanda; Norvegia; Perù; Filippine; Portogallo; Slovacchia; Africa del Sud; Spagna; Svezia; e Ucraina.
8.6.7 Prezzi di Trasferimento
Il 1° gennaio del 1997, sono state introdotte norme per identificare i controlli ai quali sono soggette le operazioni commerciali o finanziarie realizzate tra parti con sede in giurisdizioni con regime fiscale differente,
o quando una delle parti abbia sede in un paradiso fiscale. Queste regole si applicano alle trattative che coinvolgono le seguenti situazioni: (i) persone giuridiche residenti nel Paese che realizzano trattative con una controparte non residente; (ii) persone giuridiche residenti nel Paese che realizzano trattative con una controparte non domiciliata all'estero
o dipartimenti relazionati dalla fiscalità privilegiata.
8.6.8 Sottocapitalizzazione
Secondo le regole brasiliane di sottocapitalizzazione, gli interessi pagati
o accreditati da fonte situata in Brasile a una persona fisica o giuridica vincolata all'estero saranno deducibili solo, ai fini della determinazione del reddito reale e della base di calcolo della CSL, quando si verifichi la costituzione di spesa necessaria all'attività, rispettando i seguenti requisiti: (i) caso di indebitamento che si verifica quando gli interessi non siano superiori a 2 (due) volte il valore della partecipazione vincolata alla liquidità della persona giuridica residente in Brasile; e (ii) nel caso il valore della somma dei debiti con tutte le entità situate nel paese o nei dipartimenti relazionati con fiscalità privilegiata non sia superiore al 30% (trenta per cento) del valore della liquidità della persona giuridica residente in Brasile.
8.6.9 Mercato Finanziario e Mercato di capitali
I non residenti che investono sul mercato finanziario brasiliano di capitali sotto il regime giuridico della risoluzione n° 2.689 del BACEN sono soggetti a un trattamento fiscale più favorevole: (i) i redditi derivanti dallo swap, fondi di investimento e operazioni realizzate con scambio dei flussi di cassa tra due controparti, fuori dalla borsa con aliquota fissa del 10%; (ii) l'investimento a rendita fissa e rendita derivante da transazioni realizzate fuori dalla borsa valori brasiliana sono soggetti ad aliquota del 15%; e (iii) i capitali guadagnati sulla borsa valori sono esenti dai contributi.
La legge brasiliana impedisce che tale trattamento fiscale favorevole sia applicato agli investitori stranieri residenti o domiciliati in paesi con fiscalità privilegiata.